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Consigli per pittura ad olio

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Consigli per pittura ad olio

Il colore ad olio ha una lunga tradizione, le sue origini risalgono dall'antichità ma tutt'ora la sua delicatezza porta molti artisti a sceglierlo per le loro opere. Le sue potenzialità furono sfruttate da pittori della più grande fama, da Leonardo da Vinci a Van Gogh, e la sua lavorazione fu perfezionata nei secoli. Il suo punto forte è sicuramente la possibilità di creare sofisticate velature trasparenti e di lavorare il colore "nel bagnato" permettendo così effetti di luce e profondità, difficilmente raggiungibili con altre tecniche pittoriche quali ad esempio l'acrilico. Naturalmente l'utilizzo di questa tintura può essere considerato leggermente più difficile, soprattutto a causa del materiale pregiato. Per questo ecco qui 5 consigli per "artisti" alle prime armi da seguire prima e dopo l'esercizio di questa tecnica per conseguire una buona pittura.

Prima di tutto è fondamentale l'uso di ottime materie prime: tela, pennelli e pigmenti. Si consiglia come supporto la tela, anche se molto suggestive sono anche le tavole di legno. Le tele devono essere abbastanza spesse, leggermente ruvide ma soprattutto tese in modo da aver a disposizione una superficie piana facilmente lavorabile. Per adempiere a questo compito vengono venduti quasi sempre con le tele degli appositi sostegni triangolari di legno da infilare negli angoli della struttura a cui è avvolta la tela. Una tela non tesa può portare a difficoltà varie, sia nello schizzo iniziale che nella stesura del colore. Le tele sono disponibili nelle forme più disparate, in modo da favorire la creatività dell'individuo e rispondere ad ogni esigenza.
I pennelli devono essere in buono stato, meglio di varie misure. Ora sono disponibili varie tipologie di setola, da quelle di animale a quelle sintetiche. Si consiglia di possedere un certo numero di pennelli e di provare con la propria esperienza quali si rivelano i migliori per il proprio scopo e con i quali ci si sente più sicuri.

I pigmenti sono naturalmente la parte fondamentale della pittura ad olio; si possono trovare in tubetto giá diluiti o per i più esperti in polvere. Il diluente utilizzato è l'olio, come quello di lino e noce, o le essenze (più pregiate e preziose). I colori a olio sono molto costosi, e perciò c'è bisogno di un cospicuo investimento. Non bisogna sottovalutare la qualitá del colore, esempi di buone marche sono Schminke e Old Holland.
. Per la creazione delle famose velature e sfumature è fondamentale diluire il colore, anche quelli in tubetto già diluito. L'effetto delicato si ottiene proprio attraverso una maggiore percentuale di olio di lino nel pigmento. Il colore è lavorabile anche se leggermente diluito, ma naturalmente l'effetto ottenuto diviene completamente diverso, più forte e deciso.

Si consiglia sempre di tracciare un disegno sulla tela prima di iniziare a dipingere (sempre che il soggetto non sia puramente astratto e non ci sia bisogno di uno schizzo di partenza).  Il tratto deve essere a matita leggerissimo, appena percettibile in modo da non rovinare la tela e che venga conseguentemente ricoperto dal colore.  Se accade di sbagliare è bene utilizzare una gomma ma bisogna ricordarsi di eliminare completamente dal tavolo di lavoro i resti della cancellatura che potrebbero rimanere "infilati" tra le setole dei pennelli o finire nei pigmenti compromettendo la riuscita dell'opera...

Come cominciare ad applicare il colore? Si parte inizialmente dallo sfondo e si arriva ai soggetti in primo piano. Molto spesso la lavorazione di un dipinto ad olio ha bisogno di molto tempo, visto che i colori impiegano giorni per asciugarsi completamente. Per passare dallo sfondo al primo piano è utile che lo sfondo sia completamente asciutto.

Quando si finisce di dipingere ciò che verrebbe spontaneo sarebbe lasciare i pennelli lì dove sono, sporchi. Questo è un errore, infatti i pennelli lasciati sporchi giorni e giorni divengono sicuramente inutilizzabili e da buttar via. Per questo è fondamentale lavarli prima di riporli al loro posto in attesa del prossimo uso. Prima di tutto è bene immergerli nell'acqua ragia, per poter togliere il colore ancora fresco sulle setole. L'acqua ragia è mille volte più affidabile della semplice acqua, perché agisce pienamente sull'olio della tintura. La seconda parte è riconducibile ad una pulizia di fino, col sapone e l'acqua. Non serve nessun speciale tipo di sapone, basta quello che viene utilizzato per lavare i piatti. Se ne versa una goccia sul palmo della mano e poi si prende uno ad uno i pennelli e con un movimento rotatorio si impregnano di sapone. Infine si risciacqua con abbondante acqua e si asciugano, facendo attenzione alle setole evitando di rovinarle, in un panno pulito o con della semplice carta da cucina. In seguito saranno come nuovi pronti per il nuovo utilizzo!

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